A PANE E TROISI | Di Anna Pavignano
21st Nov 2024 8pm - 23rd Nov 2024 10pm
Greenwich Mean Time
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at Officine San Carlo
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Event Details
La pièce evoca e si ispira alla figura e alle tematiche dei film dell’amato attore e regista napoletano, in particolare a quelle legate ai sentimenti, all’amore, alla coppia. Il titolo è mutuato da una frase che l’autrice ha sentito pronunciare più volte incontrando il pubblico che, oggi come ieri, ha fatto di lui un punto di riferimento culturale e ha cresciuto i propri figli trasmettendo loro la propria ammirazione.
Due ragazzi s’incontrano e s’innamorano. Tommaso, il protagonista, è stato allevato ‘A pane e Troisi’, perché suo padre fin da piccolo gli ha fatto vedere i film, le interviste e tutto il materiale che lo riguarda a che conserva in una ampia collezione che fa parte anche della messa in scena; Anna invece è una ragazza che ha vissuto all’estero, che di Troisi ha vagamente sentito parlare e che impara a conoscerlo attraverso l’amore di Tommaso.
Alla storia tra i due si intrecciano personaggi reali e immaginari: oltre al padre di Tommaso, profondamente innamorato di Massimo, all’ amico Rafele, ossessionato dal tradimento tanto quanto Tonino di ‘Scusate il ritardo’ lo era dall’abbandono, appaiono le donne dei film, da Marta di ‘Ricomincio da tre’ a Beatrice de ‘Il Postino’, nonché un Angelo Custode dalle sembianze troisiane.
Le scenografie sono anch’esse in tema, con tocchi di attualità: una casa napoletana dall’arredamento modesto, come sono le abitazioni dei film di Troisi, ma quasi completamente trasformata in B&B, come oggi accade in molte città turistiche. La scala Massimo Troisi, così denominata dopo ‘Scusate il ritardo’, che diventa, nella pièce, un punto d’incontro di tutti i personaggi.
Il tono è leggero, da commedia sentimentale, vi si riconoscono allusioni a famose battute di Troisi, senza mai riproporle come parte del testo, data la loro ineguagliabile efficacia solo se pronunciate del suo autore. Ritroviamo invece nella loro versione originale le musiche di Pino Daniele che impreziosiscono l’atmosfera, rievocando, senza bisogno di commenti, la profonda amicizia e sintonia tra i due artisti.
Due ragazzi s’incontrano e s’innamorano. Tommaso, il protagonista, è stato allevato ‘A pane e Troisi’, perché suo padre fin da piccolo gli ha fatto vedere i film, le interviste e tutto il materiale che lo riguarda a che conserva in una ampia collezione che fa parte anche della messa in scena; Anna invece è una ragazza che ha vissuto all’estero, che di Troisi ha vagamente sentito parlare e che impara a conoscerlo attraverso l’amore di Tommaso.
Alla storia tra i due si intrecciano personaggi reali e immaginari: oltre al padre di Tommaso, profondamente innamorato di Massimo, all’ amico Rafele, ossessionato dal tradimento tanto quanto Tonino di ‘Scusate il ritardo’ lo era dall’abbandono, appaiono le donne dei film, da Marta di ‘Ricomincio da tre’ a Beatrice de ‘Il Postino’, nonché un Angelo Custode dalle sembianze troisiane.
Le scenografie sono anch’esse in tema, con tocchi di attualità: una casa napoletana dall’arredamento modesto, come sono le abitazioni dei film di Troisi, ma quasi completamente trasformata in B&B, come oggi accade in molte città turistiche. La scala Massimo Troisi, così denominata dopo ‘Scusate il ritardo’, che diventa, nella pièce, un punto d’incontro di tutti i personaggi.
Il tono è leggero, da commedia sentimentale, vi si riconoscono allusioni a famose battute di Troisi, senza mai riproporle come parte del testo, data la loro ineguagliabile efficacia solo se pronunciate del suo autore. Ritroviamo invece nella loro versione originale le musiche di Pino Daniele che impreziosiscono l’atmosfera, rievocando, senza bisogno di commenti, la profonda amicizia e sintonia tra i due artisti.
Testo e regia Anna Pavignano
con
Fabrizio Colica e Vincenzo Comunale
Margherita Cellini, Chiara di Girolamo, Rebecca Furfaro, Salvatore Iermano, Maria Chiara Imbimbo, Chiara Malvano, Arianna Mennella, Marcella Jo Pirillo, Serena Romeo, Sergio Savastano
scene di Fabio Marroncelli
realizzate da Anna Nasone con gli studenti dell'Officina di Scenografia
costumi di Giusi Giustino con gli studenti dell'Officina di Sartoria
Assistenti costumi Davide Manganella e Roberta Bevilacqua